Il tempo lento del respiro.
L’aria entra profanandoti: tocco invisibile di vita.
Il nemico è in altri respiri, invisibile.
Il sapore della paura odora di disinfettante, candeggina, alcol.
E il respiro comincia a non avere sapore.
Ci sono abissi profondi nella paura.
Il silenzio è scandito dal respiro lento dei giorni.
Abbiamo paura, tutti.
La paura è un sentimento informe, liquido, assuefacente.
È un sentimento che si alimenta nel buio della mente.
Forse non ricordavamo nemmeno più il rumore del respiro,
l’irruenza vorticosa dell’aria che ti pervade,
il suo tocco alieno nell’intimità inaccessibile del corpo.
Ma è la paura a ridarci il respiro.
Ossigeno
che scandisce il battito.
Il corpo si gonfia e si contrae,
fisarmonica perfetta di membrane.
Respiro e tempo.
Il tempo del respiro
e del suo silenzio.
Esistono abissi nel respiro.
Apnee profonde nell’esistenza.
Vita Iaia

Galatea delle sfere di Salvador Dalì